Il video ha un affascinante ed originale contenuto culturale, con le interpretazioni, da parte di due studenti, della Settima elegia di Jiří Orten, La cosa chiamata poesia, e dell’originale “Risposta a La cosa chiamata poesia”, pensata e scritta dalla classe. Suggestiva è l’ambientazione delle due letture nel Ghetto di Venezia. Assai bella la sequenza video di sagome umane che scorrono sullo sfondo della laguna, come proiettate da una vecchia cinepresa. Importante l’intervista d’archivio a Primo Levi.
E tuttavia, a dispetto del titolo dell’elaborato, Il sentiero dei Giusti porta al ghetto, si stenta ad individuare un elemento di connessione fra il tema oggetto del bando di Concorso – La lezione dei Giusti e le storie conosciute o meno conosciute dei Giusti del Veneto - e quanto rappresentato nel video. Se poi una riflessione sul senso del Giusto sia sottesa al lavoro svolto, purtroppo non emerge.